Capitolo “non ci conosciamo da molto”, per qualcuno è della serie “saranno famosi”, per qualcun altro Riza è più un “dormisi” che Durmisi.

In mezzo scorre il fiume ed il giudizio sull’acquisto danese si ferma in una parola pronunciata a mezza bocca.
La verità ci piacerà abbastanza?
Iniziamo col dire che il buon Riza non sta sfruttando la pausa Nazionali per fare un giretto turistico a Roma, ma sta cercando di trovare una dimensione tutta sua in campo.

Accentrandosi? E perché no, almeno questo avrà pensato Inzaghi.
Esterno sì, ma cerchiamo di guardare oltre il nostro naso ed “internamente” potrebbe non essere blasfemia.

“Voglio fare il jolly di centrocampo” e nell’amichevole contro la Cavese, Inzaghi lo ha testato più accentrato.

La società capitolina aveva sborsato quasi 8 mln per un Durmisi adatto a sfacchinare sulla corsia sinistra, arrivando però a Formello la titolarità è stata centellinanta all’inverosimile, soprattutto su una zona di pertinenza a Radu, Lulic e pronta a riabbracciare Lukaku.
Riza vorrebbe tornare a giocare con la sua Danimarca e cancellare l’amarezza per la mancata convocazione al Mondiale di Russia.

L’infortunio, la chance contro il Marsiglia, si guarda avanti e si cerca un riscatto.
Che sia la giusta motivazione?
Corre, ha la faccia di uno pronto a spaccare il mondo e le sue caratteristiche potrebbero impennarsi aggiungendo qualcosina in più al suo bagaglio calcistico.
Un curriculum da perfezionare.

La nuova possibilità arriverà contro il Milan “scornato” dalle troppe assenze?

Una cosa è certa: Riza non è venuto nella capitale per fare il turista ed è pronto a prendersi la maglia titolare.

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